L’ostello Petra si trova a Pescosansonesco, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga vicino al confine del Parco della Majella.
Informazioni storiche su Pescosansonesco
Il paese di Pescosansonesco 500 mt slm, ha le caratteristiche del borgo medievale, la sua storia però risale al periodo pre-romano e precisamente alla nascita della Lega Italica, la federazione di popoli che combattè per l’indipendenza da Roma. Il nome ITALIA compare per la prima volta, scritto esattamente come ora, nelle monete coniate per celebrare il giuramento fatto nel 91 a.C. dalle Genti Italiche che eressero Corfinio come loro capitale. L’antica Corfinio (poi Corvinio) era nell’attuale territorio di Corvara sotto il Monte Apuleio. Secondo alcuni storici il giuramento raffigurato sulla moneta ebbe luogo sul Monte Picca, nel territorio di Pescosansonesco.
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Informazioni storiche sul Convento Francescano
Il convento, attualmente adibito ad Ostello, è stato costruito dai frati francescani a seguito dell’ampliamento di una più antica cappella dedicata alla Vergine e dove, nel XV secolo, ebbe luogo un evento miracoloso. Il portale della Chiesa reca ancora l’iscrizione 1531 che segnala l’anno della costruzione realizzata dai francescani.
La cappella era stata edificata nel sito di un preesistente Tempio Romano dedicato al Dio Marte. Un documento del 1516 attesta l’acquisto mediante istrumento del notaro Francesco Vandi a favore dei terziari francescani che ampliarono la struttura e realizzarono l’oratorio.
La chiesa denominata Santa Maria in Coll’Angeli presenta un campanile a vela. Nell’emblema lateranense si notano i cinque angeli ed il monogramma IHS bernardiniano. Nel timpano il simbolo della Basilica Lateranense e sull’altare maggiore, di fattura seicentesca, si può ammirare ancora oggi la statua in gesso della Madonna con Bambino.
I provvedimenti contro gli Ordini Religiosi emanati nel periodo della dominazione francese causarono la chiusura del convento nel periodo tra il 1808 ed il 1810.
L’importanza religiosa del paese si è accresciuta con la costruzione del Santuario dedicato al Beato Nunzio Sulprizio, umile artigiano di Pescosansonesco considerato protettore degli invalidi e delle vittime del lavoro.
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